domenica 3 dicembre 2017

Tu mi turbi, cara turba. Il popolo commentante

La turba: Definizione di popolo commentante. Tu mi turbi cara turba, nuovo canto rap sulla turba che conturba. 
I commenti a valanga augurano morte subitanea alla Iena colpita da aneurisma, augurano ogni sorta di malvagità a qualsiasi individuo venga additato come mostro.La turba va contro una pubblicità, contro un regista, contro persone di cui non sa.
E la turba va col suo turbine innestato.
Il mostro è da scorticare, appendere, squartare.
I commenti i susseguono a ripetizione verso chi viene accusato di molestie. Saranno vere o false le accuse la turba incalza.
Distrugge. 
Prendiamo un vocabolario e troviamo il significato di turba: Volgo, marmaglia, accozzaglia. Qualcosa di molesto. 
Commenti pubblici sotto articoli di giornali, sotto la Stampa, La Repubblica, commenti a loro volta fomentati da articoli di altri giornali.
La turba sembra abbia potere, sembra stia pronta all'attacco, sembra viva e contro di noi. 
Contro chiunque tenti un ragionamento pacato, contro chiunque voglia riflettere e invita a non augurare il male a nessuno.
Contro tutti la turba sta.
Immemore. Incosciente. Immorale. Intollerante. Ignorante.
Inetta, direbbe una mia amica. Turba inetta. E da inetta la turba inietta ogni genere di malvagità.
Ed allora cantiamola come un canto rap, cantiamola anche a chi mi accusa di fare la maestrina, a chi mi accusa di bacchettare turbanti e turbative, turbolenze e turbolenti. 
Nella turba sconfinata dove le pistole dettano legge s'ode un grido nella pampa: Il commento sarà mio. 
Basta poco per eliminarlo. 
Basta poco per sentirsi onnipotenti, ci vuole molto per sapersi controllare. 
Turba, solo un canto rap per lenire il turbamento della tua esistenza. 
Cantiamola così senza rancore  

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