mercoledì 26 ottobre 2016

Libriamoci al Liceo Campanella

 Grandi momenti in Libriamoci: Ieri oggi e domani 

Ieri con Antonio Saffioti e la sua testimonianza "Chi ci capisce è bravo", accludo in fondo link dove ne scrivo, oggi Tiziana Calabrò, dal suo blog al mondo dei libri con "La Medaglia del Rovescio" e domani i pezzi della Litweb Marchio Depositato
"Abbiamo fatto 250 foto" dicono le allieve alla prof al termine della giornata e lei molto professionale commenta "Beh, sceglietene una decina"
Una giornata lunghissima che si è protratta oltre le 13,00 con gli alunni attenti e partecipi. 
Nel presentare Tiziana Calabrò, Michela Cimmino ha parlato di una donna innamorata della scrittura e del volo, ed insieme a lei si è ritrovata nei momenti della sua infanzia quando volava nel cielo infinito, come Modugno. Ho quasi sentito Modugno cantare Volare nell'Auditorium.
Voliamo, dunque con "la contentezza adolescenziale" di Tiziana, Voliamo per acquisire una visione della vita
Voliamo per un bisogno di comunicazione. 
Nel mentre voliamo sceglieremo i nostri punti di riferimento, sta dicendo Tiziana agli adolescenti, sceglieremo i maestri, che ci aiuteranno a riconoscere la bellezza della vita e ci aiuteranno anche a trovare da noi una visione della vita, della nostra vita. 
La Medaglia del Rovescio nasce 4 anni fa, nasce come blog, come momenti che diventano energia. 
Le nonne, Nonna Ines e Nonna Bianca che la chiama con un nome unico solo per lei, Tizianedda, e nel dare un nome unico compie un atto d'amore. 
Le nonne diventano il fulcro degli interventi.
Nadia ci racconta che non ha mai conosciuto le nonne, e sull'affettività e sulle connessioni il racconto ci emoziona con Carmen che chiede, prima di leggere un brano sulle ultime volontà di una nonna, tre minuti di silenzio, di raccoglimento, non che fossimo distratti in realtà, lei lo chiede solo per condurci in un momento sacrale dell'attenzione alla vita. 
Le domande di Martina, Francesca, Roberta, la richiesta di Federica, di rispettare la domenica il pranzo domenicale con la famiglia, di chiedere a gran voce che si chiudano gli esercizi commerciali e che ci sia un giorno dedicato agli affetti, vengono conservati nel mio foglio.
Ed il pudore degli affetti, della sfera intima, del rispetto e della consapevolezza di essere persone innamorate della vita, della bellezza, si ferma sul diario di tanti. 
Nel mentre la conversazione spazia e raggiunge il canto nella canzone di Battiato "Caliti junku" canzone che in classe stanno studiando. 
Che farò senza Euridice, dove andrò senza il mio bene...
che farò, dove andrò, che farò senza il mio bene.
Per aspera ad Astra, 
le asperità conducono alle Stelle.
Un antico detto, cinese o tibetano, forse arabo-siciliano, dice così:
Caliti junku 'ca passa la China, 
caliti junku, da sira 'a matina  
Michela canta e spiega ai ragazzi che dopo la piena la canna si rialza e così sarà sempre se ognuno di noi saprà rialzarsi con l'ironia e la bellezza che ci appartiene. Grandi Momenti al Liceo Campanella.   

ps http://trollipp.blogspot.it/2016/08/antonio-saffioti-chi-ci-capisce-e-bravo.html

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