domenica 8 novembre 2015

Il vento ci porterà lontano. Paolo Collo


Il vento degli incontri porta stamani Paolo Collo a Lamezia  e  il mare del continuo andare permette il trascorrere di queste ore domenicali nel modo più inusuale per me. In compagnia di Roberta Morosini e Paolo Collo.
Di Roberta ho parlato e scritto ieri sul mio blog.
Paolo Collo, leggo ora da wikipedia, e quindi vi rimando su sua pagina.
Paolo, dicevo, ha lavorato per  35 anni presso l’Einaudi e continua a lavorare con i libri amati, a scriverne di suoi, a leggerne tanti altri ancora.
Noi, io e Roberta, ogni tanto prendiamo penna e foglio e  annotiamo quel che lui ci sta donando, quel momento con Saramago, quella quotidianità con Calvino, quel libro di Consolo. 
Addirittura Roberta ha una stranissima agendina con penna incorporata, fatta, dice ridendo, quasi esclusivamente  per lei!
Dal castello di San Teodoro, il castello di Federico II, chiuso con i lucchetti, ci spostiamo al Bastione di Malta e a mare, mentre Roberta ci racconta le donne che andarono per mare e le madonne nere, le tante statue che portavano nel colore l’esser di un altro popolo.
Il mare ed il caffè alla Pantera Rosa, dove, seduti in quel caffè, alla maniera della formula tre, io segno sul  giornale "Domenico Dara  Il Breve Trattato sulle coincidenze"  e poi il sole, il golfo, il kite, il vento che ci regala la frase  di  Carlos Castaneda “ Tutte le donne che amano il vento  sono delle streghe” e nel mentre felici dal vento lieve e dolce del mezzogiorno ci facciamo portare scegliamo di andare a mangiare al Marechiaro.
Dal cibo,  che è solo un pretesto per sederci e coccolarci ancora, attraversiamo il mare della vita, delle scelte, dei momenti che viviamo, del passato che diventerà il  film che rivedremo e rivediamo ogni qual volta ci sediamo.
A parlarne poi la nostra vita diventa brevissima, un attimo, quell'attimo, dei numeri, quei numeri, insieme ai numeri degli anni e, nel mentre  al telefono  la mamma di Roberta le chiede cosa abbia mangiato, siamo di nuovo al caffè, al viaggio di ritorno, al volo che attende Paolo, al treno che prenderà Roberta, ed alla mia Panda viola che bravissima stamani ci portò, Roberta al volante.
Misticanza Di Beccaria, etimologia delle parole, delirare e desiderio, Dante e Virgilio, quell’andar fuori dal solco per leggere ancora meglio l’etimologia dei nostri atti.
Da dove siamo giunti noi qui, a Gizzeria, parola araba…
Intanto che dal vento della comunicazione ci facciamo portare, il tempo inesorabile ci lascia sulla doccia del B&B che caldissima diventò per noi.
La magia  è veder nell’altro tutto il mondo che si porta appresso senza che te lo abbia sciorinato.
Una felicità senza raffronti nella circolarità delle letture. E come nelle migliori fiabe Cenerentola di Romeo Vernazza  troverà la sua zucca trasformata in una carrozza
Ippolita Luzzo

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