lunedì 11 agosto 2014

Ai margini

Ai margini


Tutto si spegne da me, scrissi una volta.  Una vita episodica, senza continuità.
Lo scrissi per ribellarmi, affidando al foglio un compito impossibile, un ruolo di relazione laddove relazione non c’era.
Nella rilettura impietosa dei miei scritti vedo tutti gli errori, sintattici, di forma e grammaticali.
Vedo una grande imprecisione e ignoranza ed una conoscenza approssimativa basata su una curiosità epidermica
A questi scritti davvero io pensavo di dare il compito di dire a tutti un mio vissuto? Di dire a tutti che esisto anche io, come tutti noi, certo, ma senza?
Senza un vissuto, che cosa possiamo dire agli altri per interessarli?
Così ho preso a raccontare tutto quello di bello arrivava fino a me.
Ho preso ad parlare di film, di racconti, di fotografie, dipinti, scultura, di tanti.
Convinta che stessi parlando di me
Erronea mente
Una rappresentazione che ad Agosto di tutti gli anni si sbriciola impietosa lasciandomi  guardare un soffitto e  attendere settembre
Agosto non è benigno con chi non ha compagnia, con chi vorrebbe accendere quel falò sulla spiaggia come tutti gli altri, con chi vorrebbe viaggiare e scherzare insieme agli umani che vedo nei lidi, oppure in feste che io ho letto sui libri, giornali, sui vostri racconti.
Ai margini di questa realtà tentando più volte di non scivolare
Mi aggrappo al foglio, al libro, al film, ad una canzone.
Dire per dire non si dice niente

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