martedì 11 febbraio 2014

La sostanzialità del sacro in una fetta di panettone.






Sul tavolo un panettone farcito salato, carciofini, cipolline, olive, gusto mesciato col dolce, e insieme un tè inglese pomeridiano.

Si parla di sacro.
Lui vuole farci credere che sia in quella fetta di panettone il sacro, gli sembra uguale a me che lo credo nell'ostia consacrata.

Io reputo libero il nostro credere, se a lui fa piacere pensar questo perché no?

Il sottile disprezzo con cui però voglia lui sotterrare gli altri mi incuriosisce. Mi sembra la spia di un malessere antico.



Vuole per forza far rientrare nella categoria bigotta chi crede in un sacro diverso.





La Chiesa non è il sacro tra noi, la chiesa è solo l’elaborazione che uomini hanno fatto con testi e con prediche, con riti e processioni, eserciti e alleanze.

La religione, tutte le religioni, si sono combattute, devastanti eccidi in nome di un Dio, che è per tutti lo stesso, sempre unità.

Il sacro, quell’osso che sedere ci fa, il Sacro, il divino che è in noi, per il quale seduti poi tutti abbiamo studiato e pigiato, scritto e imparato, il sacro è una forza, grandissima immensa, paura fa.

Il Sacro è possesso di anime tutte, di unico e solo immenso sentire, un intero che assomma miliardi e unità.

Siamo calati nel sacro che è in noi.

La chiesa, le chiese, hanno catturato un universo di sacralità, non riconoscendolo, disdegnandolo, come hanno all'inizio disconosciuto Lourdes

Noi, nel  vissuto, viviamo di piccole cose, solo riferimenti per non aver paura ogni dì di essere soli e senza senso ad espletare cacca e pipì.

Di essere ciechi e non lo siamo, di essere esseri senza un perché, di essere al mondo per un capriccio e per un capriccio tutto si può.
Senza affetti e sacrificio, senza una vera testimonianza, senza nessun ascolto e attenzione.

Il sacro ha creato, creato con noi, il bene e il male, la resurrezione, il riscatto e la grandezza di essere umani.

Gesù, Natuzza e Padre Pio, Bernadette e Edith Stein, semplicemente sono con noi, in ogni passo che noi  facciamo.

Difetti e miserie, splendori e misteri, noi siamo con chi vuole un uomo grande che sia incarnato nel consacrato non certo in una fetta di panettone.

Ma  tu che pensi e bestemmi  Maria, che pensi di essere il sole e la luna, che pensi solo tu debba parlare, certo anche tu puoi avere ragione! Avrai il sacro nel panettone!

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