martedì 26 novembre 2013

Vito Teti- Il senso dei luoghi




Vito Teti- Il senso dei luoghi
Il senso dei luoghi. I luoghi del nostro studio. Chiostro di San Domenico, vi si faceva educazione fisica. Lanciai la palla di ferro fra i piedi della mia prof di allora, nel lancio del peso. Sempre una schiappa in educazione fisica! Mi esonerai, addirittura, un anno! Questa sera non mi esonero
Maledetto sud
“Teti, ordinario di Etnologia dell'Unical, si occupa da sempre dell'uomo e del suo rapporto con i luoghi, di borghi a rischio abbandono e di usanze alimentari
Ne “La razza maledetta. Origini del pregiudizio antimeridonale” (manifesto libri 1993),anticipava  il dibattito politico-culturale generato dall'affacciarsi di un soggetto atipico e non ancora inglobato negli orizzonti governativi quale nel ventennio berlusconiano si mostrò la Lega Nord.” Da un articolo di Eugenio Furia sul Corriere di Calabria, unico giornale che leggo ogni tanto.
Ho conosciuto Vito Teti leggendo la prefazione che lui ha fatto al libro Frontiera di Pina Majone Mauro, ho poi seguito il suo discorso alla presentazione, presso la libreria Tavella, del libro Il patriota e la maestra, con il quale ha vinto il premio Tropea 2013 e ieri sera sono rimasta seduta al mio posto, nella Biblioteca Comunale, per aspettare le sue parole sul nuovo lavoro Maledetto Sud edito nella collana Passaggi da Einaudi, uno dei più prestigiosi gruppi italiani, e tra i più importanti a livello internazionale.
Ascolto e riporto 
 Noi siamo lagnosi- dice Antonio Bagnato- nella sua dissertazione sul libro,venduto in tutta Italia e in ristampa, presentato davanti al solito gruppo di insegnanti di storia, di lettere, giornalisti di varie testate televisive e webbiche. E fin qui abbiamo seguito la  stringata e attenta analisi. 
  Don Giacomo Panizza, altro relatore, si chiede cosa ci sia dietro. Dietro a cosa?- mi verrebbe da dire e con un sortilegio trasformare la sala in un musical.
Posso dire che sono noiosi? Posso dire che non seguo la traccia troppo conosciuta, fin troppo analizzata, fin troppo sezionata di un cadavere ucciso da avventori distratti. Morto il sud- Gli zombi del teatro di Daniele Timpano ed Elvira Frosini sono più vivi.
Maledetto sud... Aspetto pazientemente che parli l'autore del libro, Vito Teti. Vorrei fare una raccolta firme per avere libri presentati dagli stessi autori, per chiedere relatori muti, oppure stringati, non oltre le dieci frasi, di senso compiuto, e vorrei assistere ad un parlare come quello che ha Vito Teti. Lui racconta con semplicità com'è nato il libro, racconta di sé, com'è giusto che sia, racconta delle sue letture, dei suoi incontri. Mi ha sempre rapita il suo dire, condivido quasi tutto e sono persuasa che  sarebbe un nostro uomo, politico. Ma lui rifugge la politica, siamo tutti ex di qualcosa,  rifugge il maneggio e ci invita a scegliere in che mani ci mettiamo. Questo il punto di dissenso... secondo me scelta non c'è-
Vorrei inviare un mio blog sul pulviscolo storico che mi si ripresenta ogni qualvolta assisto a simili rappresentazioni, assisto da invisibile, e mi chiedo sempre se davvero esistiamo storicamente… senza alleanze che ci uniscano. Con la stima verso un comune sentire, non malediciamo, proviamo a dire bene e già cambia, benedire, maledire e benedire sono sempre due concetti che al sacro ci riportano, dal male al bene. senza soluzione di continuità, infatti non si incontrano mai. 
Contano solo le alleanze.

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