domenica 18 agosto 2013

" Il re di chi ama troppo"



Carissimi- Tiziano Ferro scrive ”Sono il re di chi ama troppo”
Canta insieme a Fiorella Mannoia, una bella voce.


Donne che amano troppo- Norwood Robin
La bibbia per amori distruttivi

Ascolto la canzone imbestialita e seccata da tanta agiografia.

Sulla parola e sul verbo amare troppo si è detto.
Secondo la canzone Amore è pazienza, affetto, attesa, perdono
Poi questo amore va via e lui, il re di chi ama troppo, nemmeno se ne è accorto!

Incontro, studiando questo testo, un altro testo- Il movimento del dare- l’album in cui è presente la suddetta  canzone  “ una ballata che racconta il punto di vista di chi si spende totalmente in amore, rischiando così spesso di rimanere bruciato.
Ok
Poi mi leggo- Il movimento del dare-
Anche questo testo banalmente scrive che abbiamo imparato dagli insetti o dalle rose il movimento del dare.

Mah!
Cerco di capire dove stia la magia nel dire che
 “Sono il re di ciò che ho detto
Condannato dal difetto di chi
Pensa sempre nero solo
Perché ama per davvero”

Cosa voglia dire questa frase io ancora non ho capito… che è pessimista e pensa che vada tutto alla malora., perché ama e sa che finirà?
Allora se la va cercando la sfiga, dico io!

Forse l’unico pensiero di senso compiuto è questa strofa:


Sono il re dei troppi errori, dei pensieri messi fuori
Sono il re della distanza, sono il re di te e di me
Sono il re di chi lo dice ciò che sento
Sono il re del tuo ricordo buono a niente


Carissimi ragazzi, l’amore non è…
Sicuramente le pulsioni ci sballottolano verso un altro, altro che poi costruiamo noi, con la fantasia.
Non amiamo l’altro, amiamo il prodotto che elaboriamo.
Ci sembra l’aria che respiriamo e re o regine amiamo troppo.
Vorremmo da lui o lei attenzione e tempo, pazienza e affetto, quello che noi crediamo di stare dando a lui o a lei.
Se lei o lui facesse similmente con noi, noi scapperemo via a gambe levate, il troppo amore è una catena, una prigione.
Lei o lui, per fortuna, per l’altro, ci sfugge, e noi ci incaprettiamo da soli , mani e piedi, col fenomeno ben noto ai mafiosi, che eliminano così i parlanti, col sasso in bocca e per strozzamento da voglia di liberarsi da lacci.
Amore questo? Io direi malattia.
Dipendenza da un altro, terribile incapacità di essere felici senza che un altro o un’altra ci gratifichi.
Amare troppo vuol dire fissazione, possesso, non vivere
Re e regine che noi siamo, uno solo sarò il nostro grido:- Ah, Tizià, e datti na regolata!-
Noi non amiamo troppo, ci basta amare e respirare, anche se lei o lui non ci fanno la respirazione bocca a bocca.
Noi vogliamo amare e dare, cantare ed essere liberi di un vivere dignitoso che solo ci darà una felicità.




1 commento:

Anonimo ha detto...

urge un seminario su cosa vuol dire amare.....amare troppo, poi, che é? ah beat canzonette !