martedì 4 giugno 2013

Un libro può- da Il Quotidiano di Calabria

Lunedì 3 giugno  a pagina 14 su Il Quotidiano di Calabria


Cirò Marina- Lo lascia e lui la pesta, in coma.
Il padre della ragazza:- Non denuncio perché è inutile ma scriverò un libro-
Leggo l’articolo con commozione, con partecipazione.
Vicende così, di maltrattamenti, sono frequenti, meno usuale è la risposta.
Scriverò un libro.
Tolstoj scriveva per giustizia. Raccontava le falsità con tensione morale, raccontava e cercava una società buona, ci  indicava sempre una luce …
Leggo di nuovo le parole del padre della ragazza, mi sembrano bellissime, Tolstoj ne sarebbe stato felice.
Cercare una luce nello scritto e  condividere la sofferenza  in unione con chi leggerà forma una comunità che forte ci renderà.
Sono parole di Tolstoj, l’unione che vince il male, la disunione accresce il male.
Bene ha fatto la giornalista a sottotitolare  un articolo di violenza con  il proposito di un padre che va oltre il suo momento personale e  vuole dare un avviso a tutte le adolescenti.
Un gesto di volenza non è un gesto d’amore- lui dice.
A Cirò Marina come in ogni altro luogo del mondo comune, noi, che amiamo leggere e scrivere, deleghiamo a pensieri scritti una verità semplice di ragionevolezza, di non imposizione, di non soprusi.
Nel tribunale ideale, senza carceri e senza pene, il giudice si appella alla coscienza dei presenti in un immaginario confessionale lavacro storico di ogni comunità.
Se un libro possa o non possa lavare coscienze sporche, se un libro possa o non possa illuminare vite buie, noi questo non lo sappiamo, nessuno lo sa, ci basta però tendere un foglio, un blog, un racconto per dare aiuto a noi stessi e agli altri di noi in un bene comune che chiamiamo persona.
La dignità di questo uomo, di un padre addolorato, la sensibilità della giornalista e del suo quotidiano, il mio leggere accorata e di chi mi leggerà costituiscono insieme la società giusta e dolente, l’aperto cielo dove gli ideali, come aquiloni coloratissimi, scriveranno sulle nuvole regole eterne di rispetto per chi sta giù.
Un libro è per tutti un libro che va…oltre la violenza e la cattiveria, oltre il disgusto e la rabbia, oltre l'impotenza
un libro può


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